ICS ribatte alle accuse di Roberti
Le affermazioni dell’assessore regionale Pierpaolo Roberti, pubblicate oggi dal quotidiano Il Piccolo, sono inqualificabili. Roberti addossa infatti a ICS la responsabilità della perdita dei posti di lavoro nel settore dell’accoglienza per non avere partecipato ai bandi e avere avviato le procedure di ricorso, ma la situazione è radicalmente diversa.
Se infatti ICS avesse deciso di accettare le vessatorie condizioni imposte dal ministero dell’Interno e dalla Prefettura, i licenziamenti sarebbero già avvenuti da mesi e in misura molto superiore, attestandosi ad almeno 120 unità. Inoltre l’intero sistema dell’accoglienza diffusa sarebbe cessato, con ulteriori gravi conseguenze a catena (chiusura strutture, fine dei corsi di formazione, etc). Solo la determinazione di ICS ha fatto sì che ad oggi la quasi totalità dei lavoratori sono ancora in piena occupazione, il sistema di accoglienza interamente operativo e lo scenario della crisi occupazionale una eventualità molto concreta, ma ancora una eventualità.
Le parole del sig. Roberti evidenziano dunque un disprezzo verso i lavoratori italiani e sono un insulto all’intelligenza dei cittadini. L’amministrazione regionale di cui il Roberti è esponente non è soggetto neutro, ma pienamente co-responsabile dell’attuale crisi occupazionale in ragione della scelta di eliminare ogni intervento regionale a sostegno dell’accoglienza e dell’integrazione sociale dei rifugiati.