Assurde e moralmente inaccettabili le dichiarazioni sulle sanzioni ai migranti in Porto Vecchio: la legge punisce i colpevoli, non le vittime

L’area del Porto Vecchio, dove molti migranti trovano riparo per necessità, è indubbiamente pericolosa. Le autorità hanno il dovere di segnalare chiaramente i rischi con adeguati avvisi agli ingressi. Ciò che invece non è ammissibile è sanzionare chi vi si rifugia a causa dell’abbandono istituzionale.

Le dichiarazioni del Sindaco Dipiazza sui DASPO urbani per i richiedenti asilo senza accoglienza che trovano riparo in Porto Vecchio sono giuridicamente infondate e moralmente inaccettabili: colpiscono persone che subiscono l’inerzia delle istituzioni.

ICS ricorda che – salvo rare eccezioni – coloro che occupano tali spazi sono richiedenti asilo abbandonati in violazione delle normative vigenti (d.lgs 142/2015). Non solo hanno il diritto di agire in giudizio contro questa violazione, ma se sono costretti a rifugiarsi in aree interdette, la loro condotta rientra nello stato di necessità (art. 54 c.p.) e non può essere sanzionata. È invece punibile – in particolare nel caso di sanzioni ingiuste contro le vittime – la condotta di chi, avendone la responsabilità legale, non ha garantito l’accoglienza a chi ne ha diritto.

Come già in passato, ICS si attiverà in tutte le sedi affinché la legalità sia rispettata e le vittime di abusi siano tutelate.

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