Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione
Sabato 1 e domenica 2 ottobre nel territorio di San Dorligo/Dolina
È stato presentato oggi, al Circolo della Stampa di Trieste, il programma di iniziative elaborate dal Comitato 3 ottobre in collaborazione con il Comune di San Dorligo della Valle/Občina Dolina in vista della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. La Giornata è stata istituita dal Parlamento con la legge 45 del 21 marzo 2016 a seguito di quanto avvenuto all’alba del 3 ottobre 2013, a poche decine di metri dalle coste dell’isola di Lampedusa, quando un barcone si è inabissato provocando la morte di 366 persone, molti dei quali donne e bambini. La norma prevede che in tutto il territorio nazionale siano organizzate «cerimonie, iniziative e incontri al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica alla solidarietà civile nei confronti dei migranti, al rispetto della dignità umana e del valore della vita di ciascun individuo, all’integrazione e all’accoglienza»: lo scopo di queste giornate è pertanto quello di togliere il velo di silenzio che continua a coprire le tragedie che riguardano persone in fuga dai loro Paesi, che anche a Trieste facciamo finta di non vedere, come ha ricordato Gianfranco Schiavone, intervenendo a nome del Comitato 3 ottobre. Anche l’assessora di San Dorligo della Valle/Dolina Franka Žerjal, portando il saluto dell’Amministrazione comunale, ha detto di avere «l’impressione che malgrado questo fenomeno sia di proporzioni importanti, non se ne parli abbastanza e non gli si dia il giusto peso. Ogni giorno, andando al lavoro o in Comune, — ha raccontato — si vedono gruppi anche numerosi e nelle ultime settimane intere famiglie con bambini». Ma purtroppo non si tratta di una novità: già nel 1973 cinque migranti africani sono morti di freddo e sono stati sepolti nel cimitero di Sant’Antonio in Bosco/Boršt a Moccò; da lì prenderà avvio la due giorni con una commemorazione a cui farà seguito un momento di riflessione nel teatro Prešeren di Bagnoli della Rosandra/Boljunec con inizio alle 18: dopo l’intervento del giornalista Carlo Cefaloni si terrà lo spettacolo “Lampedusa Beach” con l’attrice Sara Alzetta, mentre domenica 2 ottobre avrà luogo una Marcia di solidarietà adatta a tutti lungo un tratto della Rotta balcanica percorsa dai migranti: il ritrovo è alle 10.30 davanti al cimitero di San Dorligo della Valle/Dolina, l’arrivo davanti al teatro di Bagnoli della Rosandra/Boljunec; saranno distribuiti guanti e sacchi per raccogliere durante la camminata ciò che i migranti abbandonano lungo la strada, principalmente indumenti. Infine, la conferenza stampa è stata anche l’occasione per annunciare l’istituzione di un Premio giornalistico dedicato alla Rotta balcanica, che sarà aggiunto alle sezioni già previste dal Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta. Il premio nasce da un’idea del giornalista Rai Ludovico Fontana, che in procinto di trasferirsi da Trieste a Torino ha voluto lasciare un segno del suo passaggio con l’auspicio che altri colleghi possano occuparsi di temi che lui non è riuscito ad approfondire. All’iniziativa hanno aderito, anche con un contributo in denaro, la Federazione Nazionale della Stampa, Assostampa Fvg, l’Ordine dei Giornalisti nazionale e regionale, Carta di Roma e Articolo 21; a breve saranno pubblicati i dettagli del bando di partecipazione. Vivo apprezzamento è stato espresso da Daniela Luchetta, che ha ribadito l’importanza di fare luce su temi e luoghi dimenticati, ricordando che «non parlarne genera indifferenza».
Alla presentazione sono intervenuti anche molti rappresentanti delle realtà che hanno promosso il Comitato 3 ottobre: ACLI Trieste, AGESCI, Articolo 21, Comitato Pace e convivenza Danilo Dolci, Gruppo Camminare Insieme, Fondazione diocesana Caritas di Trieste, Centro Ernesto Balducci, Collegio del Mondo unito, Comunità di Sant’Egidio, Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, Gruppo Ecumenico, ICS Trieste, Kulturni Dom Gorizia, Linea d’Ombra, Movimento dei Focolari, Pax Christi Nazionale, Punto Pace di Gorizia, Rete DASI, Rete RiVolti ai Balcani, Comunità di San Martino al Campo, Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani.