Il sistema nazionale di accoglienza per i MSNA è unitario: la Regione FVG non può legiferare come se fosse un mondo a parte
La Regione Friuli Venezia Giulia, pur godendo di autonomia, non ha il potere di fissare un presunto “fabbisogno regionale” per le strutture di accoglienza dedicate ai minori stranieri non accompagnati (MSNA), oltre il quale impedire l’apertura di nuovi centri. Il sistema di accoglienza per i MSNA è regolato a livello nazionale dal D.Lgs 142/15, in combinato disposto con la L. 47/17 (nota come Legge Zampa). La normativa prevede che un minore possa essere collocato in un comune diverso da quello di competenza, purché ciò avvenga nel suo superiore interesse, secondo le indicazioni del Tavolo di coordinamento nazionale (D.Lgs 142/15, art. 19).
Come tutte le altre regioni, il FVG può stabilire parametri organizzativi e standard di servizio per le strutture di accoglienza, ai fini del loro accreditamento. Può inoltre esercitare un potere autorizzativo sulla localizzazione delle strutture, ma solo in presenza di un’anomala concentrazione o nel caso di centri di grandi dimensioni. Tuttavia, questo potere non le consente di negare arbitrariamente l’accoglienza ai minori stranieri non accompagnati provenienti da altre regioni, né di subordinarla a scelte politiche.
La nuova normativa regionale sulle strutture di accoglienza per MSNA, di prossima pubblicazione, appare dunque illegittima sotto diversi profili, e conferma inoltre la totale incapacità dell’attuale esecutivo regionale nel gestire problematiche sociali complesse.