Incontro con Nello Scavo. Giornalismo d’inchiesta e l’ostinata ricerca della verità
Sul palco del Lunatico Alessandro Metz, armatore sociale di Mediterranea Saving Humans e Gianfranco Schiavone, presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà-Ufficio Rifugiati, incontrano Nello Scavo, giornalista inviato di Avvenire, in prima linea nel raccontare la rotta migratoria del Mediterraneo, autore di numerose inchieste sui respingimenti al largo delle coste europee e i rapporti tra i governi, in particolar modo italiano e maltese, con la cosiddetta Guardia Costiera libica, evidenziandone i lati oscuri e gli accordi con i diversi Clan libici. Vive sotto scorta per le minacce ricevute a seguito di queste inchieste.
La serata è organizzata in collaborazione con Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin.
Nello Scavo è giornalista di “Avvenire”. Dopo gli esordi a Catania per “La Sicilia” e le collaborazioni con alcune testate nazionali, dal 2001 è giornalista del quotidiano di ispirazione cattolica. Reporter internazionale, cronista giudiziario, corrispondente di guerra, collabora con diverse testate estere. Le sue inchieste sono state rilanciate dalle principali testate del mondo, fra cui The New York Times, The Washington Post, The Independent, The Guardian, Le Monde, Huffington Post, La Croix, Bbc, Cnn, Clarin, La Nacion, El Pais, El Mundo e altri.
Negli anni, ha indagato sulla criminalità organizzata e il terrorismo globale, firmando servizi da molte zone «calde» del mondo come la ex-Jugoslavia, la Cambogia e il Sudest asiatico, i paesi dell’ex Urss, l’America Latina, le frontiere più ostili in Turchia, Siria, la Rotta Balcanica, il Corno d’Africa e il Maghreb.
Nel settembre 2017 è riuscito a introdursi in una prigione clandestina degli scafisti libici, raccontando in presa diretta quali siano le condizioni dei migranti intrappolati. Nel 2016, dopo avere percorso e raccontato per oltre un anno la rotta terrestre dei Balcani, insieme a carovane di profughi, è stato in Siria scoprendo le catacombe dove sono tornati a vivere i cristiani sotto i bombardamenti. Nel 2011 è stato tra i primi al mondo a entrare insieme a Cnn, Reuters e New York Times nella città di Mogadisho, mentre la capitale somala veniva devastata da una nuova ondata di combattimenti.
Negli ultimi anni è stato tra i giornalisti internazionali a trascorrere più tempo sulle navi di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo, con tre missioni sulla nave Mare Jonio, la nave battente bandiera italiana dell’associazione Mediterranea Saving Humans. Nel 2019 ha svelato il negoziato tra autorità italiane e trafficanti di petrolio, armi ed esseri umani in Libia. A causa delle ripercussioni internazionali di quella inchiesta è stato posto sotto tutela.
Tra gli altri, ha scritto “La Lista di Bergoglio” (Emi, 16 lingue – 60 Paesi) “I sommersi e i salvati di Bergoglio” (Piemme-Mondadori, 2014), “Luigi Ciotti, un pretre contre la mafia” (Bayard, Francia). “I nemici di Francesco” (Piemme-Mondadori, tradotto in oltre 20 Paesi).”Perseguitati” (Piemme – Mondadori, in via di traduzione per l’estero). “Bergoglio e i libri di Esther. L’amicizia tra il futuro papa e la rivoluzionaria desaparecida” (Città Nuova, 2017). “Fake Pope. Le false notizie su Papa Francesco” scritto con Roberto Beretta (San Paolo, 2018). L’ultimo libro è “Pescatori di uomini”, scritto con don Mattia Ferrari (Garzanti, 2020) in corso di traduzione all’estero.
Tra gli ultimi riconoscimenti ricevuti da Nello Scavo il Premio “Mario Francese” e Premio “Giuseppe Fava”nel 2020. Il 3 ottobre prossimo a Trieste riceverà il Premio Luchetta per aver raccontato la storia di un bimbo ivoriano, sopravvissuto ai campi libici, soccorso dalla nave Mare Jonio dell’Associazione Mediterranea Saving Humans nell’agosto 2019, che viaggiava da solo, ricongiuntosi poi alla madre a Torino.